4 OTTOBRE: SAN FRANCESCO D’ASSISI
In un’Italia assalita da molti mali, contraddittori e tutti gravi, largamente afflitta da un giustizialismo senza giustizia, da un solidarismo senza amore, da un vitalismo senza fecondità e senza gioia… per quest’Italia san Francesco continua, ancora oggi e nonostante tutto, ad essere una chiara testimonianza che non finisce di avere una forza, ed una attualità, bruciante che oltrepassa le nostre quotidiane contraddizioni…
Per questo ritengo che ancora, e soprattutto, oggi, san Francesco sia una pietra angolare della cultura cristiana d’occidente e trovo “limitante” il modo in cui viene spesso presentato: per molti versi è stato ridotto ad un “santino” pacifista, la cui immagine è stata snaturata e impoverita della sua vera essenza, del suo vero spessore culturale e religioso… nell’immagine che si vuole fare passare, san Francesco, al massimo, è quello del lupo, quello che parlava agli uccelli, amava gli animali ed era per la pace… san Francesco non era certamente ”santo” solo per questo… ma per il suo abbracciare il Cristo sofferente!
Oggi bisogna avere il coraggio di guardare a san Francesco nella sua vera “immagine”… che non è quella che gli hanno appiccicato addosso quelli che dell’essenza del messaggio di Francesco se ne fregano altamente: non un francescanesimo di maniera, svigorito in un estetismo senza nessuna convinzione esistenziale, stemperato in una religiosità indistinta che non inquieta nessuno…
No… la religiosità di Francesco era, ed è, chiara e precisa nel suo abbracciare Cristo nella totalità del suo agire… ed è questo che ha inquietato gli abitanti di Assisi del suo tempo… e continua ad inquietare tanta gente anche nei nostri giorni… ma il vero san Francesco è proprio in “quell’abbraccio”… ed è proprio “questo” Francesco che ci fa uscire da una equivoca, diffusa e contorta retorica sulla sua figura…