FESTA DELLA MADONNA DELLA MONTAGNA ALLA CONA
Stasera finisce la festa organizzata alla “Cona”. Nell’agosto del 2013 in occasione della visita del Vescovo, mons. Francesco Milito, ho pubblicato questo articolo, riprendendo un vecchio scritto del prof. Umberto Di Stilo del 1999, quando è stata benedetta la nuova statua della Madonna
Alle 5 del mattino di giovedì 8 agosto, la statua della Madonna della Montagna è stata portata in pellegrinaggio fino alla chiesa della Cona: si tratta di un gesto di preghiera inserito nell’ambito dei festeggiamenti che si terranno alla Cona dal 10 all’11 agosto dove sabato 10 alle ore 11.00, la Messa solenne sarà presieduta da S.E. Mons. Francesco Milito, Vescovo della nostra Diocesi. Il pellegrinaggio alla Cona è sempre stato una festa, la meta di quasi sei ore di cammino, di tensione verso un luogo dedicato alla Madonna e che la fede della nostra gente ha voluto carico di significato, al punto da riuscire nella “realizzazione di un sogno durato secoli”, che si è concretizzato nella “realizzazione di una chiesa nelle immediate adiacenze dell’antica “Cona”. Penso di rendere un servizio alla conoscenza di una bella pagina della nostra storia, nel pubblicare l’articolo che, nel luglio del 1999, l’amico Umberto Di Stilo ha pubblicato sul mensile “Proposte”, in occasione della “benedizione della statua della “Celeste Signora dei Campi”.
Tributo di popolo alla “Cona” di Galatro per la benedizione della statua della
CELESTE SIGNORA DEI CAMPI di Umberto Di Stilo
Festa grande per i galatresi delle contrade montane che, in occasione dell’arrivo e della benedizione della statua della Madonna della Montagna, tutti insieme si sono ritrovati alla “Cona” non solo per accogliere con applausi scroscianti e con l’accensione dei tradizionali fuochi pirotecnici la “Celeste signora dei campi”, ma per solennizzare un evento destinato a restare nella storia della comunità. Davanti all’antica icona, per secoli luogo di raccoglimento e preghiera per gli umili pastori della zona e per i semplici pellegrini di passaggio, insieme ad una osannante folla di fedeli, appositamente convenuta anche dai paesi vicini, c’erano il parroco Don Giovinazzo, il sindaco, prof. Cuppari, ed il comandante la stazione dei carabinieri, maresciallo Alioto. La statua, che solo da poche ore aveva lasciato lo studio dell’artista che opera in un vicino paese delle Serre ed al quale era stata commissionata, perché tutti potessero ammirarla e venerarla, era stata sistemata su un camioncino, posteggiato accanto alla “Cona” e protetto da una improvvisata tettoia.
Il parroco, prima di alzare l’aspersorio benedicente, ha sottolineato la grande devozione che ha spinto i fedeli della montagna a dotarsi dell’effigie della Madonna, assai cara a tutti i galatresi ed in modo particolare a quelli residenti nelle contrade montane che, da sempre, l’hanno eletta a loro protettrice. Dopo essersi soffermato sul valore dell’opera artistica, Don Giovinazzo ha dato lettura della pergamena che il 19 luglio era stata cementata nelle fondamenta della erigenda chiesa dedicata al culto di Maria SS. della Montagna.
La costruzionedi questo moderno tempio, progettato dell’arch. Antonio Lamari, rappresenta “la realizzazione di un sogno durato secoli” e si concretizza non solo grazie alla generosità del defunto Duca Nicola Riario Sforza che ha generosamente fatto dono del suolo, ma anche per il lavoro di quanti da anni operano perché la chiesa di contrada “Carcafera-Castellace” diventi realtà: giovani e meno giovani che nella Madonna della Montagna, sin dalla nascita, per una tradizione ormai secolare, vedono la Mamma Celeste e la loro sicura protettrice. Il sindaco, da parte sua, dopo aver ricordato le lungaggini burocratiche che hanno preceduto la posa della prima pietra, ha sottolineato l’amore filiale e l’attaccamento profondo che lega alla Madonna tutti gli abitanti delle frazioni montane, gente operosa impegnata nella dura agricoltura o nella pastorizia e spiritualmente legata alla Celeste Signora dei Campi. La realizzazione di una chiesa nelle immediate adiacenze dell’antica “Cona” è una vecchia aspirazione di tutti i fedeli galatresi. Già nel lontano maggio 1964, su iniziativa del parroco, Don Bruno Scoleri, il Vescovo di Mileto, Mons. Vincenzo De Chiara, benediceva e poneva a dimora la prima pietra di una erigenda e spaziosa chiesa che avrebbe dovuto sostituire l’antica ma angusta “Cona”.
Alla cerimonia, oltre alle autorità locali con in testa il sindaco Marazzita, intervenne anche il vice prefetto Lombardo. La morte del parroco e le difficoltà economiche di quei tempi, però, bloccarono il progetto. Solo in questi ultimissimi anni, per iniziativa di un gruppo di fedeli capeggiati da Salvatore e Nicodemo Nicolaci, da Pasquale Chindamo, Salvatore Mamone e da tantissimi altri ancora, l’idea è stata ripresa col fermo proposito di portarla a compimento. E c’è da credere che ci riusciranno molto presto. Ad alcune diecine di metri dalla “Cona”, infatti, sono già visibili i pilastri portanti di quello che sarà il “Tempio della Montagna”, una capiente chiesa che con le sue moderne linee architettoniche ben si inserirà nell’ambiente circostante.
Sull’altare maggiore di essa sarà posta la statua lignea della Madonna della Montagna che i promotori dell’iniziativa hanno preteso che, anche nei particolari, fosse uguale a quella che, realizzata nei primissimi anni del 1800 dal notissimo “santaro” De Lorenzo, da sempre è nella parrocchiale galatrese a Lei dedicata. Tutto ciò perché è davanti a quella statua che, sin da ragazzi, hanno imparato a recitare le prime preghiere e perché è quella, e solo quella, l’immagine che, suggellata dalla Fede e dalla devozione, da sempre portano impressa nel cuore. Perché quella (e solo quella) è la loro Madonna e poco importa che la espressione dolce e materna sia uscita dallo scalpello dello scultore dell’antica Garopoli o da quello di altro meno conosciuto artista. Anche per questo hanno preteso che “la loro Madonna” avesse una chiesa tutta sua ed una festa che si differenziasse da quella che da secoli, ogni otto settembre, dalla intera comunità di fedeli galatresi viene tributata a “Maria SS. della Montagna”. Secondo gli accordi raggiunti col parroco, infatti, la “loro” festa avrà cadenza annuale. Quest’anno in via del tutto eccezionale è stata celebrata domenica primo agosto in occasione dell’arrivo e della benedizione della statua lignea; per gli anni a venire, invece, sarà celebrata “nella domenica che cadrà tra l’otto ed il quindici agosto”.