SAN CONO NOVACITA: ALLE ORIGINI DEL MONACHESIMO A GALATRO

Le varie circostanze mi portano spesso a sperimentare come, per colui che scrive, la realtà è come un treno, ed il suo viaggio quello di un pendolare, dove tutto scorre sotto la tastiera tra durezze e asperità, scoperte e novità che nessun’altra attività conosce: perché si è costretti a condividere un viaggio meraviglioso e stupendo che apre sempre nuovi scenari che inaspettatamente, e meravigliosamente, ci ritroviamo a vivere.

Ho pensato questo, qualche sera addietro, quando ho ricevuto un messaggio, assolutamente inaspettato, da parte del Dott. Maurizio Bonincontro, che mi ha fatto ricordare delle vicende della nostra storia galatrese, che la memoria aveva completamente dimenticato: “Le scrivo da un piccolo paese al centro della Sicilia che si chiama San Cono (CT). Si, proprio come il Santo di Naso. Leggendo un libro proprio dedicato al Santo Cono, ho scoperto l’esistenza di Galatro ed in particolare cercando notizie sul monastero di Sant’Elia dei monaci Basiliani, ho scoperto il suo sito. Per farla breve, se per lei non è un disturbo le vorrei fare qualche domanda. Sono un appassionato di ricerche storiche, in particolare in questi anni sto cercando notizie sulla vita di Conone Navacita (Santo Cono di Naso), cercando di seguire la storia dei monaci basiliani di Sicilia. Le notizie su Galatro che ho trovato leggendo un libro sulla vita del santo, raccontano di un miracolo avvenuto durante la permanenza del Santo Cono proprio presso il monastero di Sant’Elia di Galatro, avvenuto al rientro dalla Terra Santa. In particolare si parla della guarigione del giovane figlio paralitico del Governatore

Il dott. Bonincontro mi racconta di un convegno su San Cono organizzato dalla Pro-Loco di San Cono dal titolo “CONONE NOVACITA: Storia di un uomo, un Santo, una comunità in festa” dove è stato tra i relatori. In particolare si è occupato di raccontare una antica leggenda che ha come protagonisti principali proprio Conone Navacita ed Ottavio Trigona un nobile di Piazza Armerina che fu il fondatore del comune di San Cono nel 1785.

Dialogando con il dott. Bonincontro ho avuto modo di ricordare come a Galatro il 24 novembre 2001 il Circolo culturale “Il Metramo” ha voluto rendere omaggio ad una pagina di storia del monachesimo che si è sviluppato a Galatro ad opera dei monaci Basiliani.  Infatti per inaugurare il Circolo è stato proiettato il film “Conone Novacita” (la vita di San Cono), in cui è ricordato il miracolo che il Santo ha operato a Galatro nel 1220. Il film racconta gli episodi più significativi della vita di San Cono, gentiluomo normanno arrivato in Sicilia ai tempi del Conte Ruggero e mette in evidenza gli episodi che hanno reso straordinaria la sua vita. Alla proiezione del film ha  presenziato anche il regista, Francesco Lama.

Ad onor del vero va ricordato che,  anche se a Galatro non esiste il culto di San Cono (e la conoscenza del miracolo operato a Galatro è stata scoperta, per pura coincidenza, dal Signor Francesco Distilo che, racatosi a Naso, quale componente di un concerto bandistico, durante l’omelia in chiesa, ha sentito raccontare il miracolo operato a Galatro) bisogna pur riconoscere e darne merito che è stato il giornalista- scrittore galatrese Umberto Di Stilo che, con la pubblicazione del libro “Racconti”, ha dedicato una delle quattro vicende di vita monastica raccontate, al frate basiliano Conone Novacita, che già in vita fu autore di numerosi prodigi e che passò da Galatro intorno al 1200. E proprio mentre, per qualche giorno, era gradito Ospite del Convento basiliano di Galatro, fece il miracolo di guarire un giovane paralitico, Diego Passalia, figlio del governatore Pompeo Passalia, permettendogli ancora di “correre felice per i prati, saltare lungo i sentieri, cavalcare a pelo la puledrina, immergersi nell’acqua gelida del Metramo”.

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