Autore: Michele Scozzarra

QUANDO IL SUONO DELLE CAMPANE SCANDIVA IL RITMO DELLE GIORNATE DEI NOSTRI PAESI

Oggi nei nostri paesi l’uso delle campane è limitato, ma una usanza vecchia di secoli e profondamente sentita da tutti non può decadere così facilmente nell’oblio, tanto che quando le campane dei nostri campanili suonano a distesa per annunciare una festa o una importante celebrazione religiosa, il paese cambia aspetto e torna a vivere perché il suono delle campane è vita e un tutt’uno con la storia della comunità e dei suoi abitanti.

LA PETRARA: L’ARCHITETTO FRANCESCO PAPASIDERO RI-FOTOGRAFA IL NOSTRO TERRITORIO

Da poco tempo ho avuto modo di vedere un suo reportage sulla “Petràra”: un tunnel costruito verso la metà del 1800, largo circa 3 mt., alto circa mt.2,50, costruito con muratura di mattoni e pietre. Anticamente era un canale a cielo aperto che raccoglieva tutte le acque piovane provenienti dalla parte alta del paese e divideva il rione Serghi inferiore da quello superiore.

SIAMO TUTTI SOLDATI DI UNA GUERRA CHE SI CHIAMA VITA

Di questo dobbiamo parlare quando accadono eventi meno apocalittici, ma non meno tragici come i terribili, drammatici, diabolici fatti di cronaca ai quali abbiamo assistito con sgomento in questi ultimi mesi. Continuiamo ad assistere, come sempre accade in queste circostanze, al levarsi di malinconiche voci a significare nella modalità del piagnisteo o dello sdegno che la civiltà è al capolinea.

DOMENICA 25 SETTEMBRE SI VOTA: COSA CI ASPETTA DIETRO L’ANGOLO?

Per questo, l’elettorato italiano che il 25 settembre si recherà alle urne, non deve cadere nell’illusione di pensare che per “cambiare pagina” basti sostituire la classe dirigente. Questa “illusione” che nel passato ha raccolto consensi entusiastici da parte di larghi strati dell’elettorato, oggi sicuramente non convincerà più nessuno, perché all’orizzonte di queste elezioni non si presenta alcun partito che non abbia le sue precise responsabilità nel pasticcio in cui il nostro Paese è andato a finire.