Autore: Michele Scozzarra
Da poco tempo ho avuto modo di vedere un suo reportage sulla “Petràra”: un tunnel costruito verso la metà del 1800, largo circa 3 mt., alto circa mt.2,50, costruito con muratura di mattoni e pietre. Anticamente era un canale a cielo aperto che raccoglieva tutte le acque piovane provenienti dalla parte alta del paese e divideva il rione Serghi inferiore da quello superiore.
Caravaggio incontra Dio e sogna Cristo nell’atto di scegliere il “suo” Matteo in un racconto per sognare, per non smettere mai di amare la lettura, nel più bel viaggio che un essere umano possa compiere, perché a volte una soluzione sembra plausibile solo in questo modo: sognando.
Monumento ai Caduti di Maropati. Monumento che oggi non c’è più e, alcuni anni addietro, la pubblicazione della mia foto ha destato non poca meraviglia, anche tra gli studiosi di storia locale, nella costatazione che il Monumento non c’era più perché era stato rimosso e tanti neanche lo sapevano.
Di questo dobbiamo parlare quando accadono eventi meno apocalittici, ma non meno tragici come i terribili, drammatici, diabolici fatti di cronaca ai quali abbiamo assistito con sgomento in questi ultimi mesi. Continuiamo ad assistere, come sempre accade in queste circostanze, al levarsi di malinconiche voci a significare nella modalità del piagnisteo o dello sdegno che la civiltà è al capolinea.
Per questo, l’elettorato italiano che il 25 settembre si recherà alle urne, non deve cadere nell’illusione di pensare che per “cambiare pagina” basti sostituire la classe dirigente. Questa “illusione” che nel passato ha raccolto consensi entusiastici da parte di larghi strati dell’elettorato, oggi sicuramente non convincerà più nessuno, perché all’orizzonte di queste elezioni non si presenta alcun partito che non abbia le sue precise responsabilità nel pasticcio in cui il nostro Paese è andato a finire.
Nella splendida cornice delle Terme di Galatro, lo scorso 29 agosto, gli scrittori Gioacchino Criaco e Mimmo Gangemi hanno conversato con il giudice Antonio Salvati sul tema: “Calabria, terra di migranti e di immigrati”.
Questa quarta edizione “dell’Estemporanea di pittura” quest’anno non poteva non essere dedicata a Carmelino Longo, un artista galatrese apprezzato anche fuori Galatro per i suoi dipinti, che noi lo abbiamo conosciuto, stimato e voluto bene fino a quel triste 5 maggio scorso quando, dopo una breve ma terribile malattia, il Signore ha deciso di porre fine alla sua avventura umana.
martedì 12 luglio alle ore 18.30 nel Giardino dei Cigni della Villa Comunale di Galatro nel corso della presentazione del libro “Quando prevenire è peggio che punire. Torti e tormenti dell’Inquisizione Antimafia” edito da Nessuno Tocchi Caino in collaborazione con Il Riformista e curato da Pietro Cavallotti, Lorenzo Cesa Valla e Miriam Romeo.
Il 12 giugno si voterà per i referendum sulla giustizia promossi da Lega e Radicali. I cinque quesiti riguardano: misure cautelari, separazione delle funzioni dei magistrati, elezione del Csm, consigli giudiziari, incandidabilità dei politici condannati.
Sono passati 20 anni da quel 18 maggio del 2002, quando un lungo rintocco di campane che suonavano a lutto ha annunciato ai galatresi che il Signore aveva chiamato a sé don Agostino, nonostante il suo forte desiderio di ritornare tra la sua gente di Galatro.