NOTIZIE CHE FANNO RIDERE, SE NON FACESSERO PIANGERE…
Oggi, così come allora, mi sono domandato come a leggere di alcuni fatti non si sa se piangere o ridere…
Oggi, così come allora, mi sono domandato come a leggere di alcuni fatti non si sa se piangere o ridere…
Di Alcide De Gasperi esponente del Partito Popolare Italiano e fondatore della Democrazia Cristiana, reputato uno dei padri della Repubblica Italiana, oggi ricorre il 65° anniversario della morte.
di Michele Scozzarra · Published 13 Febbraio 2019 · Last modified 12 Maggio 2020
In questi giorni il film sulla vita di Mia Matini, “Io sono Mia”, in mezzo a tante polemiche, ha conquistato il pubblico televisivo. Anche quel 2 maggio 1995 sulla povera Mia Martini è stato scagliato di tutto: overdose di cocaina stabilì il medico legale.
Anche quest’anno la scuola italiana sta per riaprire i battenti: alunni e docenti sono di nuovo pronti ad affrontare la fatica, e le problematiche, di un nuovo anno scolastico, mentre sono sempre più numerosi quelli che alzano la voce contro i clamorosi “buchi”, che tanti sembrano non vedere. E tranne che a voler essere ciechi, in una scuola con dei buchi tanto grandi, il risultato che si ottiene non potrà non essere triste e sconvolgente.
Anche la situazione politica venutasi a creare negli ultimi anni, occupa una posizione centrale negli spazi degli strumenti che informano, e disinformano, la pubblica opinione: non vi è giorno che giornali, radio e televisione non dedichino quasi tutta la loro attenzione all’attualità politica… ma di una politica dove la sinistra non è più la sinistra, la destra non è più la destra ed il centro non si sa cos’è. In questo quadro, non si riesce a comprendere fino in fondo la vera consistenza, non solo del ventilato cambiamento, ma finanche della strada che stiamo percorrendo.
Quest’anno sostengono l’esame di maturità gli ultimi ragazzi nati nel Novecento: per quasi 500 mila giovani nati nel 1999 sono cominciati oggi gli esami di maturità edizione 2018. Sono i pronipoti di quei “ragazzi del ‘99” che cento anni fa vennero arruolati poco più che diciottenni e mandati in prima linea lungo il Piave, dove si era attestato il fronte italiano dopo la rotta di Caporetto del 24 ottobre 1917.
Per quanto mi riguarda, credo che per ogni persona, la scelta del nome non deve cadere a caso. Mi ha sempre affascinato la vicenda dei genitori di Francesco ‘il paolano’, che esauditi per la nascita del figlio, imposero a questi il nome del Santo di Assisi; lo stesso hanno fatto i genitori di Francesco Forgione, che con il nome di Padre Pio seguì i passi del Poverello di Assisi. Può sembrare fuori tempo ed anacronistico, ma rispetto ai vari eroi negativi della Tv, o altri irrazionali puntigli, penso nella tradizione cristiana si possono attingere dei nomi, che richiamino ad un vero significato, ed abbiano un senso…
Più volte, si è posto il problema del significato da dare alla parola “onesto” e qual’è il senso esatto di certo parlare di un “fronte degli onesti”, oggi piuttosto diffuso.
Tempo fa mi è capitato tra le mani, un anonimo volantino dal provocatorio titolo “le tirannidi spesso sono nati da fabbricanti di onestà”.
Ma la notte di Halloween, corrotta perfino della sua vera natura, è stata da noi importata, un po’ per caso e un po’ per goliardia, qualche anno fa, quando le prime zucche cominciarono a campeggiare sui banchi delle birrerie, negli angoli bui dei pub, sugli scaffali immacolati di qualche boutique mestamente alla moda. Niente di male, business is business, così come c’è la festa del papà e quella della mamma, la festa della birra e l’happening del reggiseno, San Valentino, Perugina e la festa del libro…
“Vendeva su eBay, a un prezzo compreso tra 5 e 10mila euro, una spina della corona di Gesù e una parte della spugna imbevuta di aceto che i soldati romani posero sul suo costato”. Con l’accusa di ricettazione, un religioso è stato denunciato dai militari Guardia di Finanza di Cosenza che hanno perquisito la sua abitazione e recuperato le reliquie “attribuite a Cristo”, trafugate nel 2007 dal santuario di Veroli, in provincia di Frosinone. Gli oggetti erano inoltre corredati da una pergamena autenticata che ne attestava l’autenticità. Il religioso, originario della provincia di Cosenza ma che abitava a Roma, è stato trovato in possesso di altre reliquie tra cui una appartenuta a San Francesco di Paola.