Categoria: Umberto Di Stilo

MUSEO PARROCCHIALE: IDEA SEMPRE VALIDA — Umberto di Stilo —

A mio giudizio, sarebbe stato opportuno far conoscere ai fedeli quegli interessanti paramenti come testimonianza storica ed artistica dell’antica dotazione di indumenti liturgici della chiesa galatrese. A tal fine ritenemmo fosse necessaria la creazione di un piccolo museo parrocchiale da ubicare nel salone annesso alla chiesa san Nicola.

IL CLERO UXORATO NELLA CALABRIA GRECA E IL CLAMOROSO CASO DI ANTONIO ASPREA

Nella ricostruzione storica ed antropologica che Angelo Labrini consegna alla storia, don Antonio Asprea è ricordato anche come apprezzato e ricercato oratore sacro, qualità che ebbe modo di perfezionare nel corso degli otto anni di “esilio” che, dopo essere stato privato della titolarità parrocchiale di Gallicianò e Condofuri, gli sono stati inflitti dal vescovo della diocesi nella speranza di riuscire a portarlo sulla retta condotta e di allontanarlo dalla “signora Giovanna”.

GALATRO: DI ORIGINI BIZANTINE O RISALENTI AL V° SECOLO AVANTI CRISTO?

Il compito di raccontare delle Terme, attraverso la narrazione di un “viaggio nella storia delle Terme di Galatro” non poteva che essere affidato al prof. Umberto di Stilo, che delle Terme di Galatro ha vissuto, nel corso dei tempi, tutte le varie vicende, in parte per esperienza diretta e, soprattutto, per gli studi che ha fatto, dalle origini fino ai nostri giorni.

BRACIERI AL CORTEO FUNEBRE

Negli anni passati, in tanti paesi, ai funerali vi erano le donne, le “prefiche”, o “chianci morti”, assoldate per esaltare i pregi, le virtù dei morti; ma accanto a queste, soprattutto nel nostro paese, vi erano delle donne che si collocavano ai lati della bara e accompagnavano il morto fino al cimitero portando sulla testa un braciere con carboni accesi.

INTERVIENE UMBERTO DI STILO SUI DUBBI AVANZATI SULLA PRESENZA DI SANT’ELIA NEL CONVENTO DI GALATRO

E poichè “argomento del contendere” è proprio la presenza delle ossa dell’Ennese che i monaci del convento di Aulinas, per sottrarle dalle sicure profanazioni delle turbe turchesche, le avrebbero trasferite nel convento di Galatro, tengo a ribadire che se non sono attendibili gli storici del passato, perché sono incorsi nello scambio dei santi, non credo si possano avanzare dubbi sulla validità della “storica” presenza a Galatro di san Cono.

SULLA CHIESA PARROCCHIALE DI SAN NICOLA A GALATRO E’ L’ULTIMO LIBRO DI UMBERTO DI STILO

“Che notizie abbiamo della nostra Chiesa Parrocchiale, in quale hanno è stata edificata, come era prima del terremoto, in che epoca è stata ricostruita nel posto dove si trova adesso…”: a questa e tante altre domande sulla nostra Chiesa, il più delle volte, non siamo stati in grado di rispondere. Oggi possiamo farlo grazie alla recente pubblicazione del libro dell’amico prof. Umberto Di Stilo “Galatro: la chiesa parrocchiale san Nicola e i suoi beni artistici”, edizione Edidisum – luglio 2023

INCONTRO CON UMBERTO DI STILO: “LO SPAZIO DI SAN GIUSEPPE A GALATRO TRA DEVOZIONE E TRADIZIONE”

“Lo spazio di san Giuseppe”, pur circoscritto negli anni, è stato notevole a Galatro al punto che fino agli anni settanta in entrambe le parrocchie aveva luogo la processione in suo onore. Legata alla festa di San Giuseppe ha resistito, fino a qualche anno fa, la tradizione denominata “’U cumbitu” (il convito) o, come era chiamato nel catanzarese, “’U banchettu”, che caratterizzava la ricorrenza festiva di San Giuseppe.

“GALATRO, PAGINE DI STORIA” DI UMBERTO DI STILO

Con questo libro “Galatro, Pagine di storia” Umberto di Stilo ha dato vita ad un importante mosaico, i cui frammenti non sono altro che pezzi di storia galatrese, curati nei minimi particolari, che insieme danno vita ad un grande, e splendido, disegno dove è racchiusa tanta storia e tante vicende, fino ad oggi sconosciute, della nostra Galatro.

“IL POSTO VUOTO”: RACCONTO NATALIZIO DI UMBERTO DI STILO

L’inesorabilità del Natale diventa per Umberto di Stilo anche l’inesorabilità del tempo che passa. Ma è anche molto altro ancora, così come si percepisce nell’ultimo suo racconto natalizio “Il posto vuoto”: un libro agile e riflessivo che ha il merito di scavare in modo “drammaticamente umano e attuale”, mettendo in risalto la realtà di tanti immigrati che, ormai da anni, vivono nei nostri paesi.