Categoria: Umberto Di Stilo

UMBERTO DI STILO: « LA VIA MATRIS NON C’ENTRA NULLA CON LA SETTIMANA SANTA »

Momento forte di partecipazione popolare, dicevo, è sempre stata la via crucis, quest’anno (per la prima volta a Galatro, ma non solo a Galatro) sostituita dalla via matris: abbiamo parlato di questo “cambiamento” con l’amico Umberto di Stilo, proprio per andare al “cuore” della questione e interrogarci come, in una realtà come la nostra, è importante mantenere vive le espressioni religiose…

IL POETA GIOVANNI CONIA ERA DI GALATRO !

Qualche giorno addietro, a commento di un articolo a firma del canonico Pignataro, l’amico avvocato Michele Scozzarra ha scritto che conosceva personalmente l’Autore perché «da bambino lo andavo a trovare in quello stanzino che sapeva di libri antichi…. È stato lui che mi ha dato la copia del certificato di morte di Coni

IL DOLORE E LA MALATTIA FORGIANO IL FISICO E L’ANIMO

E’ già passato più di un anno da quella terribile serata in cui l’amico Umberto Di Stilo è caduto dal tetto della sua casa, dove era salito per cercare di spegnere un principio d’incendio della canna fumaria. Ricordo che in quell’occasione avevo scritto che non c’è articolo più bello e più importante …

UNA MEMORIA DA NON PERDERE: LA FESTA DEI TRE GIRI

Non si può non essere grati a Umberto di Stilo che, con i suoi molteplici articoli sulle grandi Tradizioni popolari e religiose dei nostri paesi, non smette di richiamarci a tanti importanti momenti che, soprattutto all’interno della Chiesa, ci hanno permesso di crescere con un giudizio “positivo” sulla vita di ognuno di noi all’interno delle nostre piccole comunità.
La festa di San Biagio a Plaesano, detta anche “la festa dei tre giri”…

SAN NICOLA… NOSTRO PATRONO

Il periodo delle grandi feste “patronali” è da ricercare, nella maggior parte dei casi, nella stagione estiva: forse anche per questo, per molti anni, nel nostro paese, la festa del Patrono, ricorrendo nel tardo autunno, non è stata tenuta quasi in nessuna considerazione, al massimo si è sentito discutere del diritto al “giorno di ferie”, che la legge consente per la festività patronale, con relativa chiusura degli uffici.