DON GIUSEPPE ASCONE
Caro don Giuseppe,
prima di inoltrarmi in un breve, quanto caloroso, saluto per la tua partenza, permettimi in modo così diretto ed informale, di evidenziare come gli avvenimenti di questi giorni che si presentano molto intensi e carichi di mille significati (per te come per la comunità di Galatro e quella di Santa Cristina e Piminoro), non ci vedono solo intenti a celebrare un avvenimento mondano, ma a certificare la nostra promessa evangelica, eredi di una meravigliosa pagina di fede, cominciata duemila anni fa sulle sponde della Palestina e che oggi, attraverso le nostre facce e la nostra fede, continua nella nostra terra di Galatro, Santa Cristina e Piminoro.
Per te si è appena conclusa, nella nostra comunità e sotto la guida di don Cosimo, una pagina significativa della tua storia e… immediatamente una nuova ti si sta aprendo davanti.
Permettimi di evidenziare come, se guardiamo bene alle nostre spalle, nonostante il breve periodo di tempo che hai operato il tuo ministero sacerdotale nella nostra comunità, il cammino fatto è stato intenso ed importante, grazie alla grande cura del nostro don Cosimo, che non ha mai smesso di incitarci e indirizzarci verso una permanente e continua formazione cristiana.
Caro don Giuseppe, così come la nostra comunità ti ha dato il benvenuto e ti ha accolto con gioia al momento del tuo arrivo tra noi, nel momento della tua partenza, permettimi di dirti che sicuramente ti accompagnerà la nostra preghiera affinché tu, nella porzione di “vigna del Signore” che ti è stata affidata, possa farla fruttificare e portare la speranza e la bellezza di un senso autentico del vivere “da cristiani” a tanti fratelli che da domani saranno i tuoi nuovi parrocchiani, avendo uno sguardo particolare anche per quelli che ti ignoreranno… Ringrazia Dio tutte le volte che questi “capitano” a messa… tutte le volte che ti portano i figli al catechismo… tutte le volte che ti chiedono i sacramenti, per loro o per i loro figli, o il funerale per il caro estinto… Tutte le volte che ti chiedono la messa per i defunti… Anche se le loro motivazioni non sono proprio di fede… Non è una disgrazia averli in mezzo ai piedi… E’ un dono di Dio che vengano senza che nessuno li vada a cercare…
Caro don Giuseppe da domani dovrai, ancora di più di quanto hai fatto in mezzo a noi, presiedere i sacramenti, ascoltare, assolvere, incoraggiare, raccogliere, oltre alle gioie, anche i dolori e le lacrime della tua nuova comunità. Diceva tempo fa un vecchio parroco: “Dai preti non si va mai a dire “Ho vinto al Totocalcio!”, ma si va sempre a portare pene, difficoltà, problemi, tensioni…”.
E penso che questo è anche il senso del discorso che ha fatto l’altra sera don Cosimo, quando ha annunciato ufficialmente il tuo trasferimento, quando ha detto che andrai ad abitare nel paese dove sei stato mandato, perché è bene dormire nella parrocchia dove si svolge il ministero sacerdotale, perché la Chiesa non è un ufficio che si apre e si chiude in orari stabiliti… la presenza del parroco nella comunità può essere richiesta anche alle dieci di sera o in piena notte… in ogni momento di difficoltà, bisogna poter andare, bussare e sapere che c’è un padre che aspetta.
Caro don Giuseppe, nella solennità di questo momento, ti possiamo solo dire: Grazie per quello che hai fatto nella nostra Comunità, continua a produrre nuove energie d’amore nella vigna del Signore, continua a testimoniare nella nuova realtà che ti è stata affidata che ciò che abbiamo di più caro nella nostra fede è Cristo stesso, e che come il Papa non smette di ripetere:“chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla, assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande… Così, oggi, io vorrei, con grande forza e grande convinzione, a partire dall’esperienza di una lunga vita personale, dire a voi, cari giovani: non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. Sì, aprite, spalancate le porte a Cristo e troverete la vera vita.
Con queste speranze e preghiere ti esprimo il mio grazie per il servizio reso alla nostra comunità, e ti assicuro che la nostra preghiera non mancherà di accompagnarti e seguirti in questa nuova pagina di fede affinché tu possa essere un vero missionario capace di capire e seguire con cura la nuova comunità che ti è stata affidata.
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