GALATRO, LUTTO PER LA MORTE DEL PROF. DOMENICO DISTILO: DOMANI I FUNERALI
La morte, quasi improvvisa, di Domenico Distilo ci mette di fronte ad una immensa tristezza, provocando dei sentimenti che è difficile superare a cuor leggero. Purtroppo mi è capitato altre volte di scrivere come queste sono ore in cui il silenzio e la pagina bianca possono apparire più adatti al dolore della sua morte. In momenti come questo vorrei quasi che la durezza di dover scrivere si allontanasse da me, perché quasi per contrasto, nel mio intimo esplode il bisogno del silenzio, pensando che ciò che posso scrivere sarà sempre inadeguato a descrivere una storia familiare e professionale come quella di Domenico che, anche in questa occasione, la morte non riuscirà a interrompere o farmi dimenticare.
In questo grande mistero della morte di Domenico non c’è nessuna parola che abbia senso pronunciare se non la domanda “Perché Dio permette tutto questo?”. E questa non è solo una mia domanda, ma emerge come la domanda di molti che hanno conosciuto Domenico, nella sua missione di insegnante e, soprattutto, nella sua dedizione alla famiglia e ai figli. Si cerca di capire questo “perché”, inutile negarlo, spesso con accenti di desolazione, rabbia e sconforto, perché una morte repentina, incomprensibile e ingiusta come quella di Domenico, provoca sempre, nella vita di ognuno di noi questa reazione. Restiamo solo in silenzio perché la morte di Domenico ci mette prepotentemente di fronte alla nostra nullità e impotenza. Giobbe nella Bibbia, perseguitato dal male, era davvero arrabbiato con Dio e non si arrese mai nel rinfacciare a Dio le sue domande, ci litigava anche, perché quando si è costretti a combattere, così come ha dovuto fare Domenico, la tentazione naturale che ci assale è l’immagine di un misterioso disegno di Dio che ci strappa, ci toglie, ci ruba ciò che abbiamo di più caro. E qui sta la grandezza di Domenico: essere riuscito a trasformare quella fatica disumana alla quale Dio, così come a Giobbe, lo ha sottoposto, in un altare sul quale, nonostante tutto, non ha mai dubitato della Sua presenza al suo fianco.
E, in questo momento, sono certo che anche per lui, la pietra della morte è stata rotolata via ed il Signore lo ha preso con sé per condurlo verso i pascoli della vita eterna. Perché Domenico, nella sua umana avventura ha portato la sua “croce” con una serenità che è la testimonianza più evidente della visione cristiana della vita, raggiunta proprio attraverso una forte esperienza di patimenti e dolore quasi a disegnare davvero, in modo visibile, incarnato, il progetto, per noi difficile da accettare, che Dio aveva su di lui: quello di renderlo testimone di serenità, di speranza, di grande forza e di resistenza al dolore, anche nella sofferenza e nel commiato.
Domenico Distilo è stato un grande docente di Filosofia al Liceo Classico di Cittanova, studioso di altissimo livello che ha formato diverse generazioni di studenti che lo ricordano per le sue straordinarie capacità professionali che, in questo momento, voglio riassumere con il giudizio di una sua alunna, Giuditta Petullà, pubblicato oggi su Facerbook: “Oggi ci lascia il Prof di Filosofia e Storia più amato…. ci lascia una persona colta, preparata, discreta e pungente. Il suo sapere andava oltre ciò che insegnava. I suoi discorsi erano fonte di cultura e ironia allo stesso tempo. I suoi momenti di silenzio dicevano più di mille parole. Non dimenticherò mai quel battere la penna sulla scrivania, il lancio della Bic per poi riprenderla con molta serenità, non dimenticherò mai quel chiedere cosa fosse quel suono che puntualmente alle 12.40 proveniva dai parcheggi, non dimenticherò mai la sua sottile strafottenza, non dimenticherò mai il suo amore per ciò che faceva”.
Caro Domenico, anche a te dico grazie per la tua amicizia, grazie per il tuo affetto. E dal cielo proteggi tua moglie Laura, i tuoi figli Francesco, Chiara e Alessandro, i tuoi fratelli Massimo e Annunziata con le loro famiglie e tutti gli amici e parenti che attoniti vengono a casa tua per poterti almeno rivedere un attimo. Riposa in pace!
I funerali si svolgeranno a Galatro domani, sabato 3 agosto 2024 alle ore 10.30, nella Chiesa di san Nicola.