IL PRESEPE DEL MIO RIONE “VIA MADONNA-VIA GARIBALDI”

Presentazione del Presepe “Via Madonna-Via Garibaldi” da parte di Nicolina Romeo

Oggi abbiamo l’occasione di riprendere l’antichissima tradizione religiosa, storica ed artistica, della rappresentazione dell’evento che ha segnato il corso dell’umanità, la nascita di Gesù, che non è solo un simbolo dell’identità cristiana ma, nei secoli, si è trasformata in autentica tradizione popolare. L’allestimento del Presepe, rappresenta ancora oggi, per le tante famiglie, un momento di condivisione e di festa; un modo per raccontare il mistero di Dio fatto uomo, e ricordare le radici cristiane della nostra cultura; un luogo dove è possibile cercare Dio e cercare l’uomo.

L’origine del Presepe è da ricercarsi nelle pagine del Vangelo, o meglio nella loro interpretazione. San Luca riferisce, che Maria diede alla luce suo figlio e che, dopo averlo fasciato, lo pose in una mangiatoia. Da qui si dedusse che Gesù fosse nato in una “mangiatoia”, e poiché in Oriente le grotte naturali servivano da rifugio ai viandanti e da stalla agli animali, si iniziò a formare l’idea che Gesù fosse nato in una grotta. Ma la prima rappresentazione del Presepe, ossia la riproduzione a tre dimensioni della nascita di Cristo, che si fa nelle case, nelle chiese e nelle vie dei paesi, tra Natale e l’Epifania, ha invece un’origine più tarda. Il primo Presepe sarebbe stato rappresentato da San Francesco, a Greccio, vicino Rieti, nel Natale del 1223. Dopo questo primo evento, i Frati Francescani e Domenicani, promossero la costruzione di Presepi, non solo in tutta l’Italia, ma anche nel resto dell’Europa centrale. L’opera di San Francesco ebbe grande risonanza, dando un forte impulso nella trasformazione delle immagini della Natività, da semplici dipinti a vere e proprie raffigurazioni tridimensionali che si diffusero, nei secoli successivi, in tutta Italia: era solito vedere, nelle Chiese, questi Presepi nel periodo natalizio, che davano uno spirito decisamente popolare alla tradizione. Questi Presepi erano talvolta permanenti, oppure costituiti da figurine mobili, Angeli, Pastori, Agnelli, i Re Magi, e poi anche gente comune, mandriani, botteghe, taverne e molte altre statuine, dalle pose ed espressioni più varie, in legno, terracotta o altri materiali.

La raffigurazione della nascita di Gesù Cristo è pienamente parte anche della nostra cultura galatrese, per cui il nostro Rione da subito si è mostrato pronto a realizzare un bel Presepe, per avvicinarci al Natale con una rappresentazione materiale che vuole celebrare la nascita del Salvatore e creare un momento di bellezza ed emozione. Questa nostra opera è frutto del lavoro di alcuni padri di famiglia che, sottraendo tempo al loro lavoro, al mattino, alla sera, con il freddo e sotto la pioggia, hanno lavorato strenuamente, creando anche le varie movimentazioni. Li ringraziamo tutti, ed insieme a loro, ringraziamo le famiglie del Rione che hanno contribuito economicamente, le donne ed i bambini che hanno SUPPORTATO gli uomini, sia manualmente che con consigli o con qualche statuina o casetta di loro proprietà. Grazie a tutti.

Entrando nello specifico, nella preparazione del Presepe non abbiamo voluto snaturare la tradizione storica con rappresentazioni troppo distanti da quella che è la scena sacra proposta da San Francesco. Ma abbiamo scelto questo piccolo angolo del Rione da dove si scorge il Presepe naturale esistente a Galatro, in modo che la scena riprodotta avesse alle spalle le viuzze con le case e le luci della zona più antica di Galatro, con in cima il Calvario, in una simbolica unione tra le due parti del Paese. Abbiamo pensato altresì di non riprodurre un paesaggio completo, ma costruire la scenografia del Presepe su tre livelli con tre ambientazioni. Dentro alla struttura in legno e corteccia, cartone e carta, in alto, sotto le tegole abbiamo posizionato le luci con una diversa intensità, perché le stelle non hanno tutte la stessa luminosità, quindi abbiamo coperto le luci con del tulle. Sopra la struttura abbiamo posizionato la Stella Cometa. Dopodiché, in alto abbiamo posizionato delle casette in lontananza, con luci volutamente soffuse, perché l’eccessiva illuminazione avrebbe contrastato con la povertà in cui nacque il SALVATORE. Il secondo livello è tutto dedicato alla NATIVITA’ che è l’ambientazione principale, con Gesù Bambino, la Madonna, San Giuseppe, il Bue e l’Asinello, i Pastori, l’Angelo ed i Re Magi. Nel terzo livello abbiamo posizionato i vari mestieri tipici popolari. Inoltre, come elemento caratterizzante, abbiamo voluto creare un fiume che scorre tra due ambientazioni, elemento non tipico della scena sacra proposta da San Francesco, ma elemento caratterizzante di Galatro con il suo fiume Metramo, che divide in due parti il nostro paese.  I materiali usati sono tutti naturali, il legno, la corteccia degli alberi, l’acqua, il muschio, il fieno, la terracotta, la sabbia, le pietruzze, il cartone, la carta e la stoffa. Con questi materiali abbiamo dato libero sfogo alla fantasia ed alla manualità, con la prospettiva, la pittura, l’illuminazione e la piccola falegnameria: il PRESEPE si è materializzato ed il risultato ci ripaga ampiamente dell’impegno profuso.

Nella speranza che il nostro Presepe sia gradito, ci piace pensare che la nostra opera riesca a rasserenare l’animo e a diffondere il messaggio di pace e di fratellanza a chi, anche se per pochi minuti, si fermerà ad ammirarne la bellezza, faticosamente ricercata.

 

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