Un miracolo significa soltanto la libertà di Dio… In un modo o in un altro, si è concretizzata l’idea straordinaria che chi non crede nei miracoli li considera con distacco e con imparzialità, mentre chi vi crede li accetta soltanto in relazione a un dogma. Il fatto sta in tutt’altro modo. Chi crede nei miracoli li accetta (a torto o a ragione) perché ne ha delle prove. Chi non crede nei miracoli non li accetta (a torto o a ragione) perché ha una dottrina contro di essi… La supposizione che nel dubitare dei miracoli ci sia qualcosa di affine al liberalismo o al riformismo è letteralmente l’opposto della verità. Se un uomo non può credere nei miracoli, la questione è chiusa; costui non sarà particolarmente liberale, ma sarà perfettamente rispettabile e logico: cose decisamente migliori. Ma se il suddetto uomo può credere nei miracoli, ciò lo renderà di sicuro più liberale; perché essi significano in primo luogo che l’anima è libera e, in secondo luogo, che possiede il controllo sulla tirannia e sulle circostanze.
Ma… La cosa più incredibile dei miracoli è che accadono.