LA “VALLE DEL METRAMO” ALLA 4^ RASSEGNA TEATRALE GALATRESE
Si concluderà stasera la “Quarta Rassegna Teatrale Galatrese”, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Galatro nell’ambito dei programmati incontri sociali, culturali e sportivi che stanno animando l’estate galatrese. Tutte le rappresentazioni teatrali si sono svolte di sera, nella centralissima Piazza Matteotti, che è stata allestita come un grande teatro all’aperto nel tentativo di rappresentare il recupero di una memoria, di una tradizione, di una cultura autenticamente popolare che, oggi più che nel passato, proprio nel teatro trova il “luogo” in cui si concentrano tante domande fondamentali, che ci rimandano a un “oltre” che trasfigura tanti piccoli “episodi” della nostra quotidianità, rendendoli “grandi eventi” sui quali pensare, ridere e riflettere sulla vita e come viene vissuta nei nostri paesi.
Il Vice Sindaco di Galatro, Pino Sorbara, mi ha evidenziato l’interesse dell’Amministrazione ed i motivi che li hanno spinti a continuare nella programmazione di così significativi eventi, che sono da individuare nell’augurio che “questa Rassegna possa rappresentare non soltanto un momento di spensieratezza e di svago per i cittadini galatresi, e per quanti verranno dai paesi vicini ma, soprattutto, sia un momento di aggregazione sociale, d’incontro per un risveglio culturale del nostro paese per il quale bisogna lavorare e intensificare tutte le nostre energie, tutta la nostra creatività e tutto il nostro impegno”.
Stasera chiuderà la rassegna la Compagnia teatrale galatrese “Valle del Metramo”, che da alcuni anni si presenta sulle piazze della nostra provincia nel solco di una grande tradizione di arte e cultura, da sempre presenti nel nostro paese. Per questo merita un plauso e un incoraggiamento chi si sta facendo carico della continuità di questa bellissima espressione artistica galatrese.
Il Metramo è il fiume che passando taglia in due Galatro, uno dei pochi centri abitati della Calabria, attraversato proprio nel cuore del suo centro abitato, da un grande fiume. “Valle del Metramo”, dunque, indica una provenienza e una appartenenza ad una comunità che, proprio intorno al suo fiume, ha fatto fiorire una cultura, una tradizione, tutto un modo di vivere che ci tocca nel nostro intimo. Non è una cosa di poco conto, avere indicato anche nel nome della Compagnia il segno dell’appartenenza ad una comunità precisa, con una sua cultura, una sua storia… una comunità dove l’elemento culturale è stato sempre l’elemento distintivo della nostra gente e, anche nel campo dell’arte, ci sono state belle espressioni che, con il lavoro di questa Compagnia, vogliamo pensare che ne venga continuata la scia.
I componenti della Compagnia teatrale “Valle del Metramo”, sono animati da un grande interesse per il teatro: quello che fanno, non lo fanno per mestiere, ma per passione… una passione che ci mette in movimento per un qualcosa per cui valga la pena giocarsi in questa bella avventura che è la vita. L’ho scritto tempo fa e lo ripeto ora: “Abbiamo bisogno del teatro…”, diceva Arnoldo Foà: “Facili Cassandre evocano da sempre la morte del Teatro, ma io ho sempre considerato il teatro un moribondo che non muore mai, perché abbiamo bisogno del teatro, per conoscerci, o riconoscerci; e nonostante il totale disinteresse di tanti per il teatro, ho fiducia in molti giovani, e meno giovani, che hanno ancora quella passione e quell’amore che ha spinto me, e tanti altri colleghi della mia generazione, a lavorare e questo lo vedo soprattutto in piccole compagnie e in tante realtà di piccoli paesi”.
Penso che nelle parole di Arnoldo Foà si rispecchia pienamente l’esperienza della Compagnia teatrale galatrese: possiamo ben dire che siamo davanti all’espressione (in questo caso alla “messa in scena”) di un’anima popolare semplice che contiene una percezione della vita come qualcosa di “bello”. La vita, questo gioco serio che diventa il campo della fantasia e del sogno, che riesce a creare uno “spettacolo” che si muove come su un filo di rasoio, in una sottile dialettica tra verità e finzione, tra sogno e realtà… senza perdere di vista la semplicità della trama e l’immediatezza della comunicazione. Teatro, dunque, come riscoperta e riappropriazione di una storia, ma anche momento di meditazione e di giudizio sulla vita di oggi nel suo “incontro” con tutta una tradizione, una cultura, una memoria da recuperare e valorizzare. L’esperienza galatrese del teatro continua dunque, come riscoperta e riappropriazione di una storia sulla vita di oggi nel suo “incontro” con tutta una tradizione, una cultura, una memoria da recuperare e valorizzare, resa possibile dalla bravura degli interpreti, tutti galatresi: Raffaele Ruggieri, Nicolina Romeo, Rocco Ruggieri, Michele Furfaro, Caterina Ferraro, Anastasia Circosta, Peppe Romeo, Marcello Sorrenti, Mirella Panetta, Erica Romeo. La regia è di Raffaele Ruggieri, Assistenti di scena e scenografia: Rosetta Scinica, Stefania Trungadi, Carmela Pronestì, Marcello Sorrenti.
E merita di essere menzionato il fatto che proprio qualche sera addietro, a Varapodio, a conclusione della 5 rassegna teatrale varapodiese, la Compagnia “Valle del Metramo” ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, ottenendo un meritato “terzo posto”, arrivando davanti a compagnie teatrali molto rinomate e di grande levatura ed esperienza.
Stasera si presenteranno sulla nostra piazza con la commedia “Cu mangia faci muddhichi” di Giovanni Allotta. La trama e semplice ma racchiude un grande messaggio, dei grandi spunti di riflessione che solo il teatro, nel tempo, è riuscito a fornire all’anima più popolare della nostra gente: Pinuccia e Giannina, sono due sorelle che vivono nello stesso baglio, con le rispettive famiglie. Il loro, è un rapporto di odio-amore. Basta un niente a scatenare tra le due famiglie una furia cieca. A calmare gli animi, vi si trova sempre il prete del paese … che abita li vicino. Nel bel mezzo dell’ennesima predica e conversazione, irrompe nella scena una ragazzina, che a dir poco, sconvolge gli animi di tutti, perché si viene a scoprire che…”.
Ma questo non lo diciamo… lo scopriremo bene seguendo la commedia fino alla fine, altrimenti si perde il gusto dell’attesa e del finale…! Sono sicuro del buon accoglimento da parte del pubblico galatrese dell’impegno e del lavoro del Gruppo teatrale “Valle del Metramo”, sia per il messaggio di sano svago e divertimento che vogliono trasmettere, sia per il grande affiatamento del gruppo, che trova la sua radice nel progettare qualcosa di bello per il pubblico che li va a vedere, per far sì che non vada perduta quella bellezza che il teatro ha sempre testimoniato, con un fascino ed un coinvolgimento che ancora oggi vogliono continuare a trasmettere… anche stasera a al pubblico presente sulla piazza di Galatro!