MONS. FRANCESCO MILITO OGGI HA INCONTRATO IL SINDACO, I CONSIGLIERI E GLI IMPIEGATI DEL COMUNE DI GALATRO

Oggi pomeriggio, nel programma della visita pastorale a Galatro, il Vescovo della nostra Diocesi, mons. Francesco Milito, ha incontrato nella Sala Consiliare del Comune di Galatro, il Sindaco, i Consiglieri comunali e gli Impiegati.

Nel saluto di benvenuto al Vescovo, il Sindaco Carmelo Panetta, ha evidenziato che questa è una data storica per Galatro, anche se la “visita di un vescovo al “palazzo San Nicola” ha un precedente. Nella primavera del 1945, infatti, il nuovo vescovo di Mileto, mons. Enrico Nicodemo, dopo essere stato ricevuto ed essere stato in chiesa, decise di salire in Municipio per incontrare il Commissario Prefettizio che non aveva visto tra le autorità e i fedeli che, al suo arrivo, lo avevano accolto sul sacrato”.

Con molta semplicità, possiamo dire di avere avuto la possibilità di essere presenti ad un incontro di grande spessore culturale, dove il Vescovo ha tenuto veramente una “lectio magistralis” sulla necessità di memoria tradizione e cultura, come sfida per i tempi drammatici che stiamo vivendo, e sul sapere essere capaci di migliorare la qualità della vita del nostro paese, investendo nella ricerca di quella che è stata la nostra identità, e scoprire quale grande respiro culturale Galatro ha dato nei secoli passati, che solo chiudendo gli occhi non si può vedere.

In poco meno di un’ora il Vescovo ha stilato un programma di lavoro culturale per la nostra Galatro straordinario, quasi come un invito ad andare a fondo alla nostra storia, nelle sue origini, nel suo artigianato, nei suoi maestri, nella sua cultura, finanche nel nostro dialetto; e c’è solo da augurarsi che, questo invito, possa essere accettato, accolto e portato avanti.

Abbastanza incisivo è stato anche il saluto del Sindaco Carmelo Panetta, rivolto al Vescovo all’inizio dell’incontro, che riporto integralmente.

SALUTO DEL SINDACO A MONS. MILITO NELLA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI GALATRO

Eccellenza Reverendissima,

a nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la Comunità civile che rappresento, questa sera sono onorato di accoglierLa nella casa comunale e di porgerLe il saluto ufficiale di benvenuto nella nostra amata Galatro e salutarLa in questa sala consiliare che oltre ad essere palestra di democrazia e di confronto dialettico è il luogo istituzionale preposto alla rappresentanza della locale comunità civile.

Insieme a me Le porgono il loro cordiale e sincero benvenuto gli assessori, i consiglieri comunali e tutti i dipendenti qui riuniti che quotidianamente operano con impegno e professionalità nell’interesse della collettività. Per il mio tramite tutti loro Le formulano l’auspicio sincero che la visita pastorale in corso possa consentirLe di giungere ad una completa, diretta e approfondita conoscenza della realtà sociale del paese e delle problematiche più significative che vivono i suoi abitanti

Eccellenza, per tutti noi quella di oggi è una data da scrivere a caratteri cubitali nelle pagine della nostra secolare storia civile. Non capita tutti i giorni, infatti, che il Vescovo della Diocesi – nel corso della visita pastorale alla comunità parrocchiale – si rechi al Palazzo comunale per incontrare gli amministratori e i dipendenti nel loro abituale ambiente di lavoro e nel quale, ognuno secondo le proprie mansioni, é quotidianamente impegnato, nella progettazione delle attività burocratiche finalizzate alla crescita del paese.

Gli storici  – in verità – ci ricordano che la sua visita al “Palazzo san Nicola” ha un precedente. Nella primavera del 1945, infatti, il nuovo vescovo di Mileto, mons. Enrico Nicodemo, dopo essere stato ricevuto ed essere stato in chiesa, decise di salire in Municipio per incontrare il Commissario Prefettizio che non aveva visto tra le autorità e i fedeli che, al suo arrivo, lo avevano accolto sul sacrato. Ma questa è storia di altri tempi.

Oggi la situazione storica, politica e sociale di Galatro è molto diversa e la Sua visita è da ritenere come un salutare bagno di Fede e di speranza per la nostra comunità che ha trovato nel parroco Don Natale la sua guida e il suo illuminato e paziente “buon pastore”. Grazie  Eccellenza per averci fatto questo dono.

Approfitto, anzi, di questa opportunità per ringraziare, ufficialmente ed in Vostra presenza, don Natale perché in questo anno che ha operato in mezzo a noi non si è mai risparmiato, si è sempre mostrato attivo e propositivo e, con francescana semplicità, sta ininterrottamente lavorando per far fruttare la vigna del Signore e per cercare di ricondurre all’ovile la nostra pecorella smarrita.

Eccellenza, avendo scelto di incontrare la nostra comunità nei luoghi di lavoro, ed avendo già avuto modo di vedere gli alunni delle nostre scuole di ogni ordine e grado, ha già conosciuto uno spaccato della realtà sociale di Galatro e, attraverso le voci dei giovanissimi alunni, molto probabilmente ha anche avuto modo di giungere ad una diretta e più approfondita conoscenza delle problematiche più significative dei galatresi.

Durante questi giorni di Visita Pastorale ha avuto (ed avrà ancora) l’opportunità di conoscere meglio il nostro paese: è una piccola comunità che vanta una storia secolare; un paese in cui ci conosciamo tutti e tutti abbiamo ereditato la caratteristica peculiare galatrese che ci distingue perché operiamo in modo che l’esigenza di uno diventi il bisogno di tutti. Concetto di solidarietà che adesso corrisponde alla politica della Misericordia tanto cara a Papa Francesco.

Ha potuto soprattutto constatare che Galatro è un paese composto da gente ospitale, semplice, generosa e laboriosa. Ha potuto scoprire anche le varie realtà economiche, sociali del nostro paese. E se ha notato che ci sono ancora necessità a cui far fronte, ebbene, come amministrazione comunale sento di poterLe assicurare che c’è il massimo impegno per portare a soluzione tutti i problemi che ci vengono segnalati e potrebbero frenare o condizionare la vita dei nostri concittadini

La nostra, dunque, è una piccola comunità che, come tante altre di questa zona interna della nostra Diocesi, è segnata dal mai interrotto flusso migratorio che la sta sempre più assottigliando numericamente. Fortunatamente, però, non qualitativamente.

Questi nostri paesi si stanno riducendo ad essere abitati da giovanissimi e da pensionati. Mancano i giovani perché appena ultimati gli studi superiori lasciano la famiglia, gli amici ed il paese per andare a raggiungere le città sedi universitarie da dove, dopo la laurea, difficilmente fanno ritorno.

La quasi totale mancanza di lavoro, piaga diffusa dei nostri paesi, li spinge a cercare una dignitosa occupazione nelle città nelle quali hanno studiato o, comunque, nelle zone industrializzate del nord. E qualcuno va anche all’estero.

Il problema del lavoro è diventato molto difficile da risolvere. La mancanza di una occupazione certa oggi è avvertita in quasi tutte le famiglie.

Per quanto ci riguarda, l’amministrazione comunale, nonostante i pochi mezzi a disposizione, da tempo è impegnata a cercare di porre in essere le necessarie opportunità con le quali, oltre a fornire una migliore qualità di vita sociale alla comunità, possa creare le condizioni per cominciare a porre un freno all’allontanamento dei giovani e, di conseguenza, per evitare che la collettività venga depauperata di quelle risorse umane e sociali delle quali tutti abbiamo bisogno.

I giovani, Eccellenza, per la nostra Amministrazione comunale sono sempre stati, e continueranno ad esserlo, gli interlocutori privilegiati per ogni iniziativa ed attività che abbia come fine un momento culturale, di socializzazione o, più in generale, di svago. Perché siamo fermamente convinti che una comunità cresce nella misura in cui sa intrecciare rapporti di socializzazione e di riflessione sui problemi di vita quotidiana e sulle proprie tradizioni.

La parrocchia ed il Comune, ciascuno per la propria parte di competenza, sono tenuti ad offrire alla comunità – e soprattutto ai giovani – ideali ed obiettivi concreti per poter costruire una società nella quale quotidianamente trovino pratica attuazione quei valori che servono a rendere più coesa la popolazione.

La parrocchia ha sempre assolto a questo impegno e, per quanto ci riguarda, anche il comune ha saputo ottemperare a questo dovere morale.

Nel solco del principio di sussidiarietà che ha sempre cercato di rispettare, l’Amministrazione comunale continuerà a collaborare assiduamente con la Parrocchia non solo affiancando le iniziative ecclesiali ma promuovendo quanto viene sollecitato dal popolo dei fedeli e che è inteso a onorare la memoria liturgica dei santi venerati in paese.

E’ con questi sentimenti, Eccellenza che nell’augurarLe buona permanenza a Galatro e tra i fedeli galatresi, La prego di voler accettare, con paterna benevolenza, il senso più profondo della stima e del rispetto che, anche a nome della collettività che rappresento Le porgo, prima ancora che come nostro Pastore, come uomo giusto e leale, nella speranza che illumini il nostro cammino e ci tenga sempre presenti nelle Sue preghiere.

Carmelo Panetta sindaco

Fiume Metramo GALATRO

Galatro, “Palazzo san Nicola”, sede municipale, 8 febbraio 2019

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