MONSIGNOR GIUSEPPE ALBERTI OGGI VISITA LA COMUNITA’ DI GALATRO
Oggi pomeriggio, venerdì 19 aprile 2024, monsignor Giuseppe Alberti, Vescovo della Diocesi Oppido-Palmi, sarà a Galatro: farà tappa nella Chiesa di San Nicola all’inizio della visita, per poi proseguire nella realtà del territorio della Parrocchia, con delle soste alla Chiesa della Madonna della Montagna, alla Chiesa del Carmine e alla Chiesa in località “Cona”. Nel presentare al nostro Vescovo la realtà del nostro territorio, con i suoi bisogni e le sue potenzialità, non mancherà una visita anche alle nostre Terme, inserite in un contesto territoriale dove, come ha scritto il nostro Abate Giovanni Conia, “gli uomini e le cose diventano natura. Ma tra queste cose e questi uomini gli asceti e gli artisti avvertono potente la voce di Dio”.
Mons. Alberti nella sua prima visita a Galatro, sarà accolto dall’intera comunità, in tutte le sue componenti istituzionali e sociali, e dal nostro Parroco, don Roberto Meduri, un parroco-missionario che non ha mai abbandonato il suo impegno verso i poveri e verso coloro che non hanno nessuno. Soprattutto tra questi “ha sempre vissuto la sua vocazione straordinaria nell’ordinario” in modo sereno e fiducioso (non solo a parole) nella Provvidenza. Il Vescovo sa che don Roberto non fa bilanci, né preventivi e non conta i soldi (non ne ha!) e non lascia nessuno a mani vuote. Non si preoccupa dei soldi, dei vestiti, delle macchine (non ne ha!) e, nonostante tutti i problemi che, giornalmente, deve affrontare non gli è mai venuto meno l’entusiasmo del suo essere al servizio di Dio, per servire la Chiesa secondo il suo particolare carisma, che è rappresentato bene dalle virtù proprie dei missionari.
C’è da augurarsi che la visita di Mons. Alberti a Galatro rappresenti soprattutto una possibilità per interrogarsi sul fondamento storico, culturale, civile e religioso su cui si è formata la fisionomia umana di tutta la comunità galatrese che, anche attraverso l’opera della Chiesa e dei sacerdoti che si sono succeduti nel tempo, ha contribuito in maniera fondamentale alla crescita di una identità affascinante e misteriosa che è maturata e cresciuta nel tempo. Oggi, un disegno misterioso del Signore ha chiamato Mons. Alberti a reggere la nostra Diocesi come nostro Pastore e Vescovo. Da Padova è stato mandato come figlio di questa nostra sofferta ma dignitosa terra di Calabria, che lo ha accolto con tenerezza infinita, come un messaggero di Cristo, al quale bisogna chiedere una “paternità che ci permetta di crescere nella Chiesa e per la Chiesa” e di essere sostenuti a crescere con una fede essenziale e vera che metta al centro Gesù Cristo, crocifisso e risorto, anche se, come san Paolo sull’Aeropago di Atene, correremo il rischio di essere derisi da chi di Cristo non vuole proprio sentirne parlare e come a san Paolo dirà: “di questo parleremo un’altra volta”.
Mons. Giancarlo Bregantini, diversi anni fa, ha scritto, sul “Messaggero di Sant’Antonio”, che quando era vescovo di Locri, visitando un ovile in Aspromonte fu accolto da un pastore di pecore: “Ne aveva tantissime ed era orgoglioso del suo lavoro, tanto che lo salutò così: “Io e lei, caro vescovo, siamo colleghi”. E di fronte al mio stupore precisò: “Sì, perché io sono un vero pastore e non un pecoraio. Il pecoraio segue, ma non ama le pecore. Con il pastore le pecore danno il 50 per cento di latte in più, rispetto al pecoraio… perché si sentono sicure e certe del pascolo”. E concludendo, affermò: “Pecorai si nasce, ma pastori si diventa”. Pastori si diventa: è proprio quello che auguriamo a Lei, Mons. Alberti, insieme a tutti i preti della nostra Diocesi, sperando che non manchino pascoli fioriti, freschi, teneri, in grado di manifestare su tutti l’amore infinito del Padre.
Benvenuto a Galatro Eccellenza… che il Signore e la Madonna guidino il suo cammino nella nostra Diocesi.