ALLA RICERCA DI UN PAVESE SCONOSCIUTO
ALLA RICERCA DI UN PAVESE SCONOSCIUTO Intervista a Giuseppe Neri di Michele Scozzarra Cesare Pavese morì 40 anni fa, nella notte tra il 27 ed il 28 agosto del 1950. Venne trovato morto in...
ALLA RICERCA DI UN PAVESE SCONOSCIUTO Intervista a Giuseppe Neri di Michele Scozzarra Cesare Pavese morì 40 anni fa, nella notte tra il 27 ed il 28 agosto del 1950. Venne trovato morto in...
Il dramma che si sta consumando in Inghilterra in queste ore, con la condanna a morte del piccolo Alfie Evans, ha riacceso le polveri sulla questione di chi può decidere quando è il momento di porre fine alla vita. Alfie è più forte di quello che i medici inglesi pensavano: «Continua a respirare da oltre 9 ore dopo il distacco dal ventilatore», ha scritto il padre del piccolo ricoverato nell’ospedale pediatrico di Liverpool
Oggi lunedì 23 aprile, è la Giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore che è divenuto ormai un appuntamento fisso fondamentale nel calendario delle manifestazioni culturali italiane e internazionali. Patrocinata dall’Unesco, è un tributo mondiale a libri e autori che incoraggia tutti a scoprire il piacere della lettura.
Tre studenti tutti minorenni dell’Itc Carrarà di Lucca sono iscritti nel registro degli indagati dopo un atto di bullismo e di prepotenza nei confronti del loro professore di italiano e storia, un docente di 64 anni, ripreso mentre veniva minacciato e insultato in classe da uno di loro. Il video è diventato virale nella rete.
Non si può, alla luce di tutto questo, non mettere in risalto le belle iniziative organizzate a Galatro dall’Associazione Pro-muoviamoci, alla quale va un pensiero di stima e ringraziamento per quanto, negli ultimi anni, sta realizzando: dalle feste estive, agli appuntamenti, per grandi e piccini, organizzate durante le feste di Natale (dal Villaggio di Babbo Natale alla festa della Befana), non escludendo le manifestazioni organizzate per il Carnevale, che vedono coinvolti anche Associazioni di Feroleto e Plaesano.
di Michele Scozzarra · Published 25 Febbraio 2018 · Last modified 24 Ottobre 2021
Illustrissimo Signore e Cavaliere integerrimo, quale onore incontravi sulla mia strada, imbattermi, proprio di questi tempi terribili e meschini, proprio con la persona che incarna il grido che rifiuta la volgarità e la banalità del reale: incontrare in don Chisciotte il canto dell’uomo che, grazie alla fantasia o, forse, alla follia, vive finalmente le grandi avventure a cui ognuno dovrebbe essere destinato…
L’abate Martino è stato precettore nella casa del Marchese Nunziante di San Ferdinando; qui, vivendo in casa con loro, si è reso conto che l’autorità non era del Marchese, ma della moglie che, come si suol dire, aveva messo sotto il marito e, da questa situazione, ne trae lo spunto per scrivere “la gonnella”, cioè una “pesante” satira sui mariti che si lasciano comandare dalle mogli
Abate Antonino Martino / Cultura / Galatro
di Michele Scozzarra · Published 14 Febbraio 2018 · Last modified 15 Febbraio 2018
anche perché non si parlare sempre di politica, litigi ed intrecci vari, qualche volta bisogna dare spago anche alla più sfrenata fantasia… la libertà di chi scrive non deve avere confini o limitazioni di sorta: in effetti, a chi poteva mai venire in mente di scrivere, niente poco di meno che, “in difesa della scorreggia”?… e non in maniera da doversene vergognare…!
Abate Antonino Martino / Cultura / Galatro
di Michele Scozzarra · Published 12 Febbraio 2018 · Last modified 13 Febbraio 2018
Siamo sicuri che, come popolo del Sud Italia, dobbiamo proprio celebrare le “eroiche gesta” garibaldine? Anche se Garibaldi è il personaggio più mitizzato della Storia italiana e fiumi d’inchiostro sono stati consumati per costruire ad arte la sua biografia, non sono il solo a pensare che nella realtà la sua imagine è, sicuramente, diversa da come ce l’hanno descritta tutti i libri che ci hanno fatto studiare a scuola.
Un tempo il periodo di Carnevale, nella nostra Galatro così come un pò ovunque, era un qualcosa di preciso, nei contenuti e nel tempo… riguardava solo “determinati” giorni e si sviluppava con “determinate” modalità. Si usava mascherarsi, per molti versi abbruttirsi, dal giovedì grasso al martedì successivo: non erano solo i bambini ad andare in giro per le strade buie, tirando fuori dal guardaroba di famiglia vecchi abiti smessi, forse appartenuti a più generazioni…