IL PRESIDENTE MARIO OLIVERIO VISITA LA DIGA SUL METRAMO

Stamattina alle ore 11,00, il Presidente della Regione Mario Oliverio si è recato alla Diga sul Metramo, nel territorio del Comune di Galatro accompagnato da alcuni tecnici, ai fini dell’attivazione delle procedure per l’affidamento della gestione della diga Castagnara, la più grande diga zonata d’Europa, che sorge ad un’altezza di circa 900 metri sul livello del mare.

Non entro nel merito delle caratteristiche della Diga, ben evidenziate in altro servizio in questo blog, perché il problema è ben altro e lo stesso Presidente Oliverio oggi se lo è domandato: “A distanza di tanti anni e dopo tanti soldi spesi, oggi che può fare la Regione per rendere attiva questa grande opera’”.

Già… che bisogna fare ancora, quanti soldi occorrono. La Giunta regionale, oggi con la visita del Presidente alla diga vuole far sapere che “nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Calabria, ha previsto un progetto di affidamento della gestione per un uso plurimo attraverso un project financing per 23 milioni di euro per la realizzazione di tutti gli interventi necessari per il completamento delle opere di canalizzazione, per le condotte finalizzate all’uso irriguo e per quelle ai fini di garantire la produzione energetica”.

La Regione fa sapere di avere “in corso di elaborazione un bando di gara per l’affidamento della gestione con tre clausole rispondenti ad una visione strategica e di sviluppo territoriale integrato:  la massimizzazione dell’utilizzazione irrigua che, insieme a tutti gli investimenti previsti dal PSR, può dare impulso ai produttori ed alle imprese della Piana di Gioia Tauro; la costruzione di una condotta in grado di implementare il distretto acquedottistico Alaco-Metramo; la realizzazione delle opere che, utilizzando il dislivello di quota, permettono la produzione di energia elettrica in parte utilizzabile  nell’ambito dell’area industriale e delle attività portuali di Gioia Tauro“.

Il Sindaco di Galatro, oggi ma non solo oggi, ha anche accennato alle opere di canalizzazione (per le quali è indispensabile la costruzione di una nuova galleria) che dovrebbero servire e portare l’acqua a tutta la zona montana del Comune di Galatro e, senza queste opere di canalizzazione, la diga rischia davvero di rimanere una inutile cattedrale nel deserto.

Non so quanti anni sono passati da quando i lavori sulla Diga sono iniziati. Se partiamo dal 1972 sono quarantacinque anni, e ancora non è stata completata e non funziona. La sua funzione originaria era quella di servire il Quinto Centro Siderurgico Nazionale, un polo dell’acciaio da costruire in Calabria negli anni del boom industriale. E se il Centro non è mai stato realizzato, il progetto della diga è andato avanti, anche se, nel corso degli anni, più volte è cambiata la sua destinazione d’uso: prima opera strategica per l’agricoltura, con la funzione di irrigare 20 mila ettari di campagna; poi, struttura fondamentale per distribuire acqua in tutta la Regione per i bisogni della popolazione.

La visita di oggi, da parte del Presidente della Giunta Regionale e del suo staff, contribuisce a far cadere le riserve verso un atteggiamento freddo e disinteressato, sempre lamentato nei confronti degli organi regionali nel corso degli anni passati, e ci si augura che con il progetto di affidamento oggi presentato, la Regione assuma veramente come prioritario, l’obiettivo della piena funzionalità della Diga, con tutte le opere idonee a portare acqua e sviluppo nel nostro territorio.

 

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