SULLA SCOMPARSA DI AGOSTINO DA PLAESANO
La scomparsa di un uomo di 75 anni, Agostino, che viveva da solo a Plaesano, una Frazione di Feroleto della Chiesa, del quale non si ha più nessuna notizia dal 5 febbraio, provoca diversi e contrastanti sentimenti. Possibile che nessuno si è accorto di niente e che a distanza di quasi due settimane, nonostante le ricerche dei volontari e delle Forze dell’Ordine, sembra svanito nel nulla? Bisogna seppellire i morti con la carezza della terra, anche se ancora nessuno dice ufficialmente che è morto. Anche senza le lacrime, anche senza amore di nessuno, ma la carezza della terra dice che tu sei nato, un giorno qualcuno ti ha fatto esistere. E la terra, anche se è fredda, anche se non ne ha voglia, ripete il gesto di tua madre che ti tenne nel ventre amoroso, in quelle acque di mistero. La scomparsa di Agostino (tanto per evitare di pronunciare la parola “morte”, anche se le speranze di ritrovarlo vivo sono quasi nulle) è molto più di una morte. Purtroppo non c’è il superlativo assoluto di morte. O forse sì: nullificazione, annichilimento. Anzi, eccola lì la parola: zero, un bello zero. La morte ha usato con lui il pungiglione estremo, così forte e perfetto da riuscire forse ad annullare la nascita.
Le persone come Agostino “non fanno notizia” e se non fosse per questa sua scomparsa, non saremmo qui a parlarne. Forse Agostino non è mai esistito, aveva disturbi, era un pò strano, quindi per i nostri tempi è normale che sia stato abbandonato da tutti. Chissà dove è andato, inizialmente hanno pensato tutti quando hanno visto che è scomparso… affari suoi. Che morale possiamo trarre da questa brutta pagina di cronaca? Nessuna morale, non c’è. Una predica contro l’indifferenza? E chi ha le carte in regola per farla? Non c’è nulla di più disumano che una morte così leggera da non disturbare nessuno. Agostino è svanito nel nulla, senza procurare uno sfrigolio di dolore, un pensiero a nessuno. Più eutanasia di così… insopportabile in questo mondo senza significato. E però è evidente che così non va, che non siamo nati per questo: per essere dimenticati in vita e sparire morendo. Agostino, anche se ancora non si è trovato, e difficilmente si troverà, grida qualcosa, non è Zero, è un uomo, un volto. Ha avuto un destino. È tornato al Mistero, è ritornato in cielo. Riposi in pace.